La nostra storia
Questa è la storia di tre sorelle che, sul finire degli anni ottanta, hanno scelto di abbandonare l'amata Sardegna, per trasferirsi nella città che dà il nome ad uno dei luoghi in assoluto più belli ed esclusivi di tutta Europa: il Lago di Como. Insieme ai loro sogni di giovani donne, hanno portato l'immensa passione per le tradizioni culinarie tipiche della terra sarda, riuscendo nell'impresa di trasporle con grande successo anche a migliaia di chilometri di distanza. I gusti, i sapori, i profumi e financo l'atmosfera: ogni singolo elemento vi trascinerà con sé in un emozionante viaggio tra le diverse caratterizzazioni della cucina dell'isola, dalle tipicità dell'agropastorale, alle contaminazioni tra diverse culture mediterranee. Infine, se a tutto questo aggiungete la magia di una location unica al mondo, tanto per storia quanto per le sue particolarità architettoniche,
otterrete il risultato di un ristorante che ancor prima di essere tale è un luogo in cui ci si sente bene, sia con sé stessi che con gli altri. Proprio così. Non a caso, "La Colombetta" rappresenta un vero e proprio punto di riferimento per moltissime persone che, da anni, vi fanno ritorno da ogni parte della Terra. Tra gli affezionati più noti, ci piace citare personaggi del calibro di Robert De Niro e The Edge degli U2, ma anche protagonisti assoluti del mondo della finanza e degli affari, principi e capi di stato. Insomma, "La Colombetta" è un'autentica gemma incastonata nella splendida cornice del Lago di Como dove, oltre ad assaporare l'unicità della tradizione culinaria sarda, vivrete l'esperienza di un luogo che sentirete immediatamente anche vostro. Non vi è mai capitato prima? Chiudete gli occhi ed immaginate di trovarvi a "La Colombetta". Adesso potete.
Cenni storici
"La Colombetta" si trova nel centro storico di Como, ed è situata in un'antichissima chiesa fondata tra il 1283 ed il 1300 per volere di Isacco San Benedetto, e denominata "della Colombetta".
Accanto alla chiesa, vide la luce anche un piccolo ospedale, gestito dai frati di Sant'Agostino. Entrambi gli edifici furono restaurati diverse volte, tra cui quella del 1490 ma, con il trascorrere degli anni e l'evolversi dei tempi
l'ospedale fu chiuso e, con esso, anche la chiesa. Dal punto di vista architettonico, della chiesa rimangono il caratteristico tetto spiovente ed un agile campaniletto che domina i tetti circostanti, anche se privo delle sue campane.